Pappano e Bostridge, la pietà a cento anni dalla Grande Guerra
In apertura vengono proposte le sei canzoni della struggente raccolta A Shropshire Lad di George Butterworth (1885-1916), giovane promessa della musica inglese uccisa da un cecchino durante la violenta battaglia della Somme; pagine che risuonano come un segno premonitorio del tragico destino di una generazione fatalmente decimata dalla cieca violenza della guerra. A seguire il ciclo di lieder Ich will dir singen ein Hohelied del compositore tedesco Rudi Stephan (1887-1915), morto sul fronte russo lasciando in eredità una commovente antologia di canti d'amore per la vita.
E mentre i Quattro Walt Whitman Songs di Kurt Weill (1900-1950) risalgono al 1942 e si basano su poesie ispirate alla guerra civile americana, il gran finale è affidato a tre brani “bellici” estratti dalla raccolta Des Knaben Wunderhorn di Gustav Mahler (1860-1911), marchiati a fuoco da un inquietante richiamo profetico.
Per affrontare questo tipo di repertorio non è sufficiente essere un musicista completo, ma sono indispensabili doti di fine introspezione e profonda sensibilità; qualità che non mancano di certo a Pappano – che si rivela un accompagnatore di estrema eleganza e virtuosismo – e neppure a Bostridge, punto di riferimento assoluto del panorama liederistico contemporaneo, che qui avvolge ogni singola nota con la magia ammaliante del suo timbro di tenore, immedesimandosi in queste melodie con il cuore sanguinante.
Ian Bostridge, Antonio Pappano
Requiem: The Pity
of War
Warner Classics. Euro 20,00