Giovane e martire, non per un senso di “potenza” alimentato dalla giovane età ma come estremo dono della propria vita nel segno del Risorto. San Pancrazio, con il suo esempio, ci ricorda che le nuove generazioni sanno essere portatrici di futuro anche donando il proprio per un bene più grande. Per questo egli è stato scelto come patrono dei giovani di Azione cattolica. Pancrazio era nato in Asia Minore in una famiglia di origine romana; rimasto orfano, assieme allo zio Dioniso si trasferì a Roma. Qui entrambi conobbero il cristianesimo e ben presto chiesero il Battesimo, ma nel frattempo la persecuzione cristiana, con l'imperatore Diocleziano, infiammò l'impero. Era l'anno 303 e anche a Pancrazio venne chiesto di compiere i sacrifici in onore degli dei pagani. Per essersi rifiutato di compiere questo gesto venne arrestato e condotto dall'imperatore che cercò di farlo abiurare. Per il suo deciso rifiuto Pancrazio venne condannato e decapitato. Fu sepolto al secondo miglio della via Aurelia, dove papa Simmaco fece costruire una basilica a lui dedicata.
Altri santi. Santi Nereo e Achilleo, martiri (III-IV sec.); beata Imelda Lambertini, vergine (1320-1333).
Letture. Romano. At 17,15.22-18,1; Sal 148; Gv 16,12-15.
Ambrosiano. At 20,17-38; Sal 26 (27); Gv 14,7-14.
Bizantino. At 18,22-28; Gv 12,36-47.