Pagine per "ercolini" irriducibili: buoni occhi e scandali immotivati
Bel riconoscimento, su quelle pagine: pupazzetto abbattuto! Ma si rialza subito. Il giorno dopo stesso argomento, e stessa firma, lancio a p. 1 e seguito a p. 13: «Francesco non si tiene più: "Meglio atei che falsi credenti"»! La parola scandalo testuale è questa affermazione: «Per Dio è meglio non credere che essere un falso credente, un ipocrita». Meraviglia? Strana l'incomprensione in un bravo collega che conosce da sempre i canoni della fede ebraico-cristiana, dai profeti biblici come Isaia contro le false cerimonie cultuali e i falsi sacrifici rituali quando le mani sono sporche di ingiustizia vissuta e praticata, e fino al giudizio finale (Mt. 25) dove quel «meglio» è definitivamente chiarito.
A quelli che gli dicono di conoscerlo bene, e si vantano di frequentare i suoi riti sacrificali nel suo tempio, ma non lo hanno riconosciuto nel prossimo, il Giudice preferisce quelli che non lo hanno conosciuto, ma lo hanno ri-conosciuto negli affamati, malati, carcerati, stranieri emigrati…Qualcuno «non si tiene più»? Dietro questo lamento pare ci sia come una coscienza fallita: credevi di tenere in tasca il lasciapassare esclusivo per la salvezza temporale ed eterna, e invece scopri che il "giudizio" del "Padrone della messe" è diverso, addirittura opposto: da sempre!