Padri veri e falsi, duri patrigni e benedetta lezione sui fanatici
Padri in fuga; e padri che restano al loro posto ma lontano dai riflettori. Paolo Di Stefano (“Corriere”: «Il padre di Novi un eroe silenzioso») scrive l'elogio, bello e meritato, per Francesco De Nardo, che mai abbandonò la figlia omicida di mamma e fratellino. È lui il «Padre (maiuscolo nell'originale, ndr) che, come ha detto don Antonio Mazzi, assistente morale della ragazza, è stato “fondamentale” nella sua ricostruzione». Lui è padre fedele; ma ci sono anche “padri” finti e infingardi come quei professori che, su un sito di informazione studentesca, hanno ricoperto di improperi Anita, la studentessa dodicenne di Torino, nota per il suo sit-in, favorevole alla scuola per tutto giugno (Andrea Joly sulla “Stampa”).
Infine un padre amato e mai dimenticato, Benedetto XVI. Riceve Massimo Franco e il direttore Luciano Fontana, del “Corriere”, per ribadire: «Il Papa è uno solo (...). Alcuni miei amici un po' “fanatici” sono ancora arrabbiati, non hanno voluto accettare la mia scelta». “Fanatici”, tra virgolette pudiche.