Galdino. Padre e pastore nella Milano da ricostruire
Guardare avanti e ripartire significa mettere prima gli ultimi, chi ha perso tutto, chi è ferito nel corpo e nello spirito. Ce lo insegna san Galdino vescovo di Milano vissuto nel XII secolo. Figlio di nobili, nato a Milano nel 1096 e avviato alla vita ecclesiastica, nel 1160 era arcidiacono accanto al vescovo Oberto. Nel 1162 si ritrovò ad assistere alla distruzione della città ordinata da Federico Barbarossa: sullo sfondo c’era la lotta tra la fazione che appoggiava il Papa Alessandro III e quella dell’antipapa Vittore VI. Nel 1165 divenne cardinale e fu scelto come successore di Oberto. Fu costretto a raggiungere la sua cattedra in modo clandestino, ma da subito si dedicò alla ricostruzione materiale e spirituale di Milano, mettendo al centro i poveri e i bisognosi. Agli amministratori ricordava: “Voi siete qui solo per servire i poveri”. Secondo la tradizione venne aiutato a restaurare la Cattedrale dalle donne milanesi che donarono i pochi gioielli sfuggiti al saccheggio. Morì nel 1176 sul pulpito della chiesa di Santa Tecla, dopo aver tenuto un sermone.
Altri santi. Beato Luca Passi, sacerdote (1789-1866); beata Savina Petrilli, fondatrice (1851-1923).
Letture. Romano. At 2,14.22-33; Sal 15; Mt 28,8-15.
Ambrosiano. At 3,17-24; Sal 98 (99); 1Cor 5,7-8; Lc 24,1-12.
Bizantino. At 1,12-17.21-26; Gv 1,18-28.