Sono passati quasi 10 anni dall’arrivo del primo maggiordomo digitale di Amazon. Ancora di più dal debutto di Google Assistant. Gli assistenti vocali come Alexa, pur con usi e successi differenti, sono ormai presenti in quasi 400 milioni di case nel mondo. Si usano sia per dare istruzioni a luci, allarmi, elettrodomestici e altri apparecchi sia per avere ricette, notizie (soprattutto meteo), per selezionare programmi radio, podcast e musica. Si comandano a mani libere e spesso anche dallo smartphone. I numeri però raccontano di un mercato tra luci e ombre. È vero che ogni anno sarebbero venduti oltre 60 milioni di altoparlanti intelligenti, ma Amazon pur essendo al primo posto con Alexa non riesce a guadagnare dal settore. Secondo Business Insider, che qualche mese fa ha avuto accesso a un documento aziendale riservato, Amazon avrebbe perso 3 miliardi per colpa dell’assistente vocale. Tanti lo vogliono, molti lo usano ma il vero business non è ancora arrivato. In più, come accaduto a quello degli smartphone, anche il settore degli altoparlanti intelligenti ha visto diminuire le vendite nel 2022 (del 4,5%). La classifica di settore è guidata da Amazon, che detiene il 28,2% del mercato, seguita da Google con il 17,2% e da Apple con il 12,7%. Secondo l’ultimo Smart Audio Report 2022 di NPR ed Edison Research, «circa il 35% degli americani sopra i 18 anni, cioè circa 100 milioni di persone, possiede almeno un altoparlante intelligente». Il tasso di adozione del sistema è in frenata, eppure «gli assistenti vocali sono sempre più ampiamente utilizzati e per un numero crescente di attività». Se poi si allarga lo sguardo ai sistemi e ai servizi per la casa cosiddetta intelligente, secondo Statista, il mercato va bene. Nel 2022 ha fatturato 134 miliardi di dollari e nel 2023 è previsto che ne raccolga 147. «Crescerà fino a superare i 170 miliardi di dollari entro il 2025. Tutto questo spiega perché Amazon abbia appena lanciato nuovi prodotti di settore e nuove versioni di quelli esistenti.
Il futuro dell’ecosistema Amazon si baserà su un’intelligenza artificiale sviluppata dall’azienda e pensata per renderci la vita più semplice utilizzando Alexa. «Siamo a un nuovo punto di svolta» ha dichiarato durante la presentazione Dave Limp, Senior Vice President della divisione dispositivi e servizi di Amazon. La prima novità (in arrivo fra qualche mese) è la funzione “Alexa let’s chat” che di fatto ci consentirà di dialogare con l’assistente digitale, come in una vera e propria conversazione umana. Potremo dargli anche ordini multipli e complessi e lei stessa imparerà anche dalla nostra routine per aiutarci al meglio. Per esempio, potremo dire: «Alexa, ogni mattina alle 8:00, accendi la luce, metti la musica per svegliare mio figlio nella sua camera da letto e avvia la macchina per il caffè». Oppure: «Alexa, accendi le luci in giardino alle 19, avvia l’irrigazione dopo 10 minuti e manda un messaggio a mia sorelle per dirle che sarò da lei alle 20.30». In arrivo ci saranno a breve anche nuove funzionalità di casa intelligente basate sull’Ai di Alexa. Intanto Amazon ha presentato videocamere di sorveglianza con riprese 3D, sistemi evoluti per il controllo degli apparecchi di casa e un nuovo paio di occhiali per dialogare con Alexa. Un’altra delle cose interessanti è che l’assistente di Amazon imparerà con l’Ai a conoscerci così bene da chiamare i soccorsi se capirà dalla nostra voce e dal nostro respiro che non stiamo bene. Insomma, chi pensava che Alexa sarebbe andata in pensione probabilmente si sbagliava.
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