OMAGGIO A SAN FRANCESCO
«Sia laudato San Francesco, quelli c'aparve en croce fisso como redentore. A Cristo fo configurato, de le piaghe fo signato; emperciò c'avea portato scritto in core lu suo amore'»: risale con ogni probabilità alla metà del Duecento questa lauda, una delle più antiche testimonianze della spontanea devozione popolare che ha investito la figura del Poverello di Assisi, la cui eccezionale vicenda umana viene qui idealmente avvicinata a quella del Salvatore. Proprio ai primi documenti poetico-musicali riferiti alla spiritualità francescana, e in modo particolare alla loro straordinaria potenza evocativa, è dedicato il cd O amor de povertate (pubblicato da Multimedia San Paolo), diretto da Francesco Zimei e interpretato dalla Compagnia "Hora decima", gruppo vocale e strumentale che riunisce alcuni tra i più validi specialisti italiani del repertorio medievale. È un clima di traboccante religiosità quello che, con estrema sensibilità artistica e aderenza storica, si delinea tra le pieghe di questo interessante progetto discografico, sostenuto dalla teatralità delle laude di Iacopone da Todi e dalla varietà espressiva dei canti processionali e penitenziali del XIII secolo: senza mai perdere di vista gli elementi costitutivi e peculiari di un carisma dirompente come quello francescano, che nel corso dei secoli è riuscito a mantenere inalterata la forza originaria del proprio messaggio di rinnovamento spirituale. Un insegnamento di respiro universale, la cui intramontabile attualità ha spinto Olivier Messiaen, sul finire del Ventesimo secolo, a concepire la sua unica, monumentale opera lirica: Saint François d'Assise. Otto anni di lavoro, duemila pagine di partitura, per un organico che conta centoventi strumentisti e un coro ancora più numeroso: uno sforzo compositivo di enorme portata, documentato da quella che risulta essere la sola incisione integrale attualmente disponibile (pubblicata in 4 cd da Deutsche Grammophon), nell'ispirata direzione di Kent Nagano e nell'esecuzione fornita dall'Arnold Schoenberg Chor, dalla Hallé Orchestra e da un'ottima compagnia di cantanti solisti (nella quale si distingue la prova fornita da Dawn Upshaw, José van Dam e Chris Merritt).Oltre quattro ore di musica che richiedono grande impegno e totale concentrazione: un viaggio nel mistico mondo sonoro con cui Messiaen ha inteso tradurre, attraverso un linguaggio musicale di assoluta modernità, il percorso ascetico di quello che lui riteneva, in perfetta continuità con il pensiero medievale, «il santo più simile a Cristo».