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Francesco Saverio. Oltre i confini e le barriere testimoni del vero amore

Matteo Liut martedì 3 dicembre 2024
È la luce del Vangelo a spingerci oltre ogni confine, per condividere il dono di un amore infinito, quello di Dio. San Francesco Saverio, sacerdote gesuita vissuto nel XVI secolo, fece di questa spinta universale un motore per portare il Vangelo nel mondo, fino alle popolazioni del lontano Oriente, dall’India all’Indonesia, fino al Giappone. Nato il 7 aprile 1506 nel castello di Javier nella Navarra, nel nord ovest della Spagna, nel 1525 andò a Parigi e qui aveva incontrato Ignazio da Loyola: accanto a quest’ultimo partecipò alla fondazione della Compagnia di Gesù. Il 24 giugno 1537 a Roma, assieme ai primi compagni, venne ordinato sacerdote. L’anno dopo il re del Portogallo, Giovanni III, chiese a Ignazio di inviare dei religiosi a evangelizzare le Indie. Così, in accordo con Paolo III, nel 1540 Francesco Saverio venne inviato in Oriente. Ci volle un anno per giungere a Goa, in India, dove, grazie alla sua testimonianza la locale comunità cristiana ritrova una fede più coerente e rigorosa. Si diresse poi verso Taiwan; nel 1545 era nella penisola di Malacca e quattro anni dopo arrivò in Giappone. Mentre stava progettando di portare il Vangelo in Cina morì di polmonite sull’isola di Shangchuan nel 1552. Fu beatificato da Paolo V il 21 ottobre 1619 e venne poi canonizzato da Gregorio XV il 12 marzo 1622. Altri santi. San Sofonia, profeta (VII sec. a.C.); beato Giovanni Nepomuceno Tschiderer, vescovo (1777-1860). Letture. Romano. Is 11,1-10; Sal 71; Lc 10,21-24. Ambrosiano. Ger 3,6a;5,25-31; Sal 102 (103); Zc 6,9-15; Mt 15,1-9. Bizantino. Eb 4,1-13; Lc 21,12-19. t.me/santoavvenire © riproduzione riservata