Nuova energia per l'agricoltura
Per produrre energia possono essere usate anche le cosiddette biomasse: l'impiego di quelle di origine agricola " secondo i dati dell' Italian Biomass Association Itabia " copre attualmente appena il 2-3% del fabbisogno energetico italiano, ma la materia prima vegetale, se opportunamente sfruttata, potrebbe arrivare a coprire addirittura il 10% dei consumi energetici del Paese. Tutto tenendo conto che l'Europa dal 2009 prevede che l'insieme delle energie rinnovabili debba arrivare a coprire, entro dieci anni, il 17% del fabbisogno nazionale. Il mercato, quindi, c'è. Anzi, a ben vedere potenzialmente c'è sempre stato. Bruciare paglia e legname, infatti, è il modo più antico di produrre energia, ma anche il più "moderno" dopo la crisi delle fonti fossili. Chi segue il comparto, poi, vede più in là e spiega come trasformate in cippato facilmente combustibile o confezionate in pratici pellet, fermentate all'interno di digestori per la produzione di biogas o utilizzate per produrre alcoli ed oli combustibili per motori a scoppio e motori diesel, le materie prime vegetali sono divenute una risorsa fondamentale per l'economia di ogni Paese. Che, tuttavia, deve essere curata e fatta crescere non solo con provvedimenti fatti su misura, ma anche potenziando l'indotto che può derivarne. Per questo, per esempio, è nata a Bologna Eima Energy: una sorta di rassegna specializzata dei prodotti, delle tecnologie e dei servizi per le fonti energetiche rinnovabili.
La produzione in grande scala di energia da fonti rinnovabili, potrebbe quindi essere una ulteriore strada, dopo quella dell'agriturismo e della conservazione dell'ambiente, per consentire all'agricoltura non solo di sopravvivere ma di crescere. Ma non sarà sufficiente. Soprattutto di fronte a quanto ancora in questi giorni sta accadendo. Prezzi troppo bassi all'origine, necessità di regole sul commercio alimentare chiare e rispettate e un riequilibrio dell'intero comparto, sono sempre di più vincoli di cui tenere conto per "garantire" un futuro alle imprese agricole.