Non vedenti a scuola per diventare sommelier
Lo studio ha l'obiettivo di ampliare le abilità di giudizio sulla qualità di un prodotto, superando quelle apparenze che potrebbero influenzare il giudizio. Il gruppo di assaggiatori non vedenti, che si è già cimentato in passato con la valutazione sensoriale dei frutti, «dovrà esprimere giudizi sulla qualità dei vini, attraverso degustazioni guidate, utilizzando olfatto e gusto». Sarà Francesca Venturi, docente di Analisi Sensoriale per il corso in Viticoltura ed Enologia dell'Università di Pisa, a guidare le sedute di addestramento per seguire una degustazione di differenti tipologie di vino. Saranno proposti vini bianchi, rosati, novelli, rossi a diverso grado di affinamento e spumanti, fornendo anche le informazioni tecniche di base, per interpretare al meglio le caratteristiche organolettiche dei singoli vini.
Un'esercitazione che, in futuro, «punta ad ampliare anche le prospettive d'integrazione lavorativa delle persone non vedenti». Insomma, una disabilità, che spesso è considerata un limite, un ostacolo, può diventare anche un'occasione per andare oltre le barriere.