Non sarà la «religione civile» a vincere l'eutanasia
Questa nuova triste vicenda si è incrociata sui giornali con un casuale dibattito molto "laico" sulla «questione morale». La causa di queste morti "liberatrici" e di altro sarebbe – Il Fatto Quotidiano, giovedì 12 – «la mancanza di una religione civile». Questa carenza è invece una formula piuttosto vaga usata però per qualsiasi circostanza. La si è trovata anche nella lettera di una laureata di 26 anni che scrive a Repubblica: «Sono disoccupata e da un po' di tempo penso alla morte, alla vita e a come sarebbe tutto più facile se mi decidessi a staccare la spina...». Però «non è la disoccupazione a farmi pensare al suicidio, ma è il senso di inutilità, il peso del fallimento, la vigliaccheria che mi assale...».
No: non è questione di inesistenti religioni artificiali. Sono piuttosto l'egoismo e l'egotismo diffusi a generare la solitudine, la lontananza e l'ignoranza del prossimo, a chiudere le porte dell'accoglienza, a cancellare il futuro, la crisi della fraternità e della solidarietà che alimentano la progressiva – se così si può dire – "dereligiosità" e, dunque, anche la mancanza di quella speranza che genera e sostiene la vita e rifiuta l'eutanasia, il biotestamento e lo scarico di tutti i propri mali sugli altri, magari quelli che, invece, hanno scoperto il prossimo.
Magari la pagina di un giornale, che però non dovrebbe aiutare a gridare a tutti i propri guai. I quali forse sparirebbero se il clima della comunità sociale non fosse stravolto dalla corruzione, dall'egoismo, dal lungo elenco dei mali del tempo: corruzione, matrimonio fondato per molti più sul sesso che sul cuore, principio di autodeterminazione frutto dell'egotismo, dottrina del gender, forniture di morte a richiesta e tutto ciò che da molti è considerato conquista di civiltà e invece sono gli strumenti con cui si vorrebbe realizzare la impossibile "religione civile".
SOLO UN EURO
Un redattore del Tempo si è finto mendicante per misurare il grado di "carità" dei preti e delle suore e si è piazzato nei pressi della basilica di San Pietro. Si era preparato con citazioni di papa Francesco e della Bibbia. Il risultato – racconta – è stato però deludente: un euro da un prete tra i molti incontrati. Sarebbe interessante sapere quanti ne dà lui ai mendicanti, oltre l'euro che ha "restituito" a un mendicante vero.