Che faremmo noi se ci venisse chiesto di usare gli strumenti del nostro lavoro quotidiano per produrre qualcosa di contrario alla nostra fede? Avremmo il coraggio di opporci? I santi Quattro Coronati lo ebbero e per questo pagarono con la loro stessa vita. Un gesto coraggioso che ci ricorda che il Vangelo non è semplice patrimonio intimo personale, ma radice potente per costruire un'umanità nuova. Secondo la tradizione Claudio, Nicostrato, Simproniano e Castorio erano quattro scalpellini vissuti tra il III e il IV secolo in Pannonia. Ammirati da tutti per i prodotti del loro lavoro – la cui bellezza nasceva proprio dalla loro fede –, si videro recapitare una richiesta dell'imperatore Diocleziano: una statua del dio Esculapio. Il rifiuto costò loro prima la flagellazione e poi l'annegamento in un fiume, all'interno di casse di piombo.
Altri santi. San Chiaro di Tours, sacerdote (IV-V sec.); beato Giovanni Duns Scoto, sacerdote (1265-1308).
Letture. Fil 3,3-8; Sal 104; Lc 15,1-10.
Ambrosiano. Ap 18,21-19, 5; Sal 46; Gv 8,28-30.