NON PER CONTO NOSTRO
Davide, nel momento in cui scende in campo, non è solo. La sua vittoria non scaturisce da un'astuzia omerica. L'intraprendenza del geniale adolescente, verbale nel suo colloquio con Saul, in cui dimostra di possedere una maturità sconcertante, e fisica, nel combattimento vero e proprio contro il gigante filisteo, non è una mossa individuale, ma ubbidisce a un ordine anteriore dalla cui accettazione discende tutto il resto. Alla medesima stregua del giovane eroe, pronto a sbarazzarsi prima del combattimento della corazza che invece imprigiona il suo nemico, anche noi dovremmo rinunciare alla pretesa di poter comprendere per conto nostro la tradizione che abbiamo alle spalle.