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“New Amsterdam”, tra finzione e realtà

Andrea Fagioli martedì 11 dicembre 2018
Medici e poliziotti, poliziotti e medici. Apriamo la settimana con i camici bianchi, la continueremo domani con i piedi piatti. Quello ospedaliero, assieme al poliziesco, è un genere senza fondo. I “medical drama”, per dirla all'americana, tornano con ciclica periodicità. Non importa andare a scavare nel tempo per trovare dottori in tutte le salse. Basta voltarsi indietro di qualche anno per imbattersi nei Medici in prima linea, in Grey's anatomy, nel Dr. House fino al più recente The good doctor, grande successo di Rai 1. Stavolta tocca a Canale 5 proporre la domenica in prima serata la serie New Amsterdam, ispirata alla storia vera del dottor Eric Manheimer e del più antico ospedale pubblico di New York, il Bellevue, qui ribattezzato, appunto, New Amsterdam. Manheimer lo ha diretto per quindici anni, scontrandosi con la burocrazia e la corruzione che a lungo hanno schiacciato la struttura. Nel telefilm in questione, prodotto dal network statunitense Nbc, viene ribattezzato anche il protagonista, che prende il nome di Max Goodwin e le sembianze dell'attore californiano Ryan Eggold. Non c'è niente di particolarmente diverso dagli altri prodotti del genere, se non che Goodwin è una sorta di samaritano nel complicato sistema sanitario statunitense dove la ricerca della salute si paga a caro prezzo. In questo contesto il direttore del New Amsterdam si domanda quasi ossessivamente: «Come posso aiutare?». Il suo intento è rendere le cose migliori, mentre lui stesso deve combattere un tumore alla gola tenuto nascosto anche alla moglie Georgia (Lisa O'Hare) in dolce attesa. Lui è l'eroe positivo in una serie in cui abbonda la retorica, ma anche la critica a una politica che nell'era Trump rimette in discussione la riforma per rendere le cure accessibili a tutti. Accanto a Goodwin, più che le colleghe belle e brave, ma non sempre credibili come Helen Sharpe (Freema Agyeman), capo del reparto di oncologia perennemente sui tacchi a spillo, o Lauren Bloom (Janet Montgomery), responsabile del pronto soccorso, spiccano alcune caratterizzazioni come quelle dell'attore indiano Anupam Kherson, nel ruolo dell'ironico primario di neurologia Vijay Kopoor, e del canadese Tyler Labine, nei panni del comprensivo psichiatra Iggy.