Neuralink: sogno o incubo? Paolo benanti
ha proposto questo modo di intervento sull’uomo in uno studio del 2003, Converging Technologies for Improving Human Performance. Nanotechnology, Biotechnology, Information Technology and Cognitive Science, indicando a quali livelli guardare per realizzare tecnologie in grado di realizzare l’enhancement dell’uomo, cioè il suo “potenziamento”. Le dimensioni tecnologiche che la Nsf ritiene capaci di garantire una supremazia Usa globale mediante il miglioramento umano sono raggruppate nell’acronimo Nbic: nano-, bio-, info- e cogno-. Il suffisso nano- indica il campo delle nanotecnologie, cioè di quelle tecnologie di scala nanometrica che possono interagire con i singoli elementi dell’uomo visto come sistema complesso. Il suffisso bio- indica la biotecnologia, cioè l'applicazione tecnologica che si serve dei sistemi biologici, degli organismi viventi o di derivati di questi per produrre o modificare prodotti o processi per un fine specifico. Info- indica le tecnologie dell’informazione che hanno come fine la manipolazione dei dati tramite conversione, immagazzinamento, protezione, trasmissione e recupero sicuro delle informazioni; inoltre indica anche un ambito di studio che si occupa dell'archiviazione, dell'elaborazione, della trasformazione e della rappresentazione delle informazioni con l'aiuto del computer e delle tecnologie a esso connesse. Infine cogno- indica le scienze cognitive, cioè l'insieme di discipline cognitive che hanno come oggetto di studio la cognizione di un sistema pensante, sia esso naturale o artificiale, e comprendono diverse discipline che pur operando in campi differenti coniugano i risultati delle loro ricerche al fine comune di chiarire il funzionamento della mente. Allora: ci troviamo di fronte al sogno (o all’incubo) di un uomo, Elon Musk, o a un progetto di Stato, pensato già da 20 anni e ora prossimo a essere realizzato? © riproduzione riservata