Nessuno tocchi i «clienti»?
ANGOLI OTTUSI
Sul tema dell'obiezione di coscienza ai farmacisti c'è chi, volontariamente o no, fa umorismo. Per esempio il prof. Veronesi, esperto in "diritto a morire", che, intervistato dal Corriere della sera (martedì 30), afferma: «Anche la pillola del giorno dopo è un anticoncezionale». Oppure il deputato dell'Ulivo Fulvio Tessitore, il quale su l'Unità (venerdì 2), sostiene che «questo Papa è un convinto esaltatore del dogmatismo cattolico» e che il suo «invito» è «pericoloso, perché [si] fonda su un individuo senza individualità» (?). O il prof. Flamigni, che ancora su l'Unità (mercoledì 31: «Il Papa in farmacia») prima tenta la satira e poi conclude: «State cercando di dirmi qualcosa che io, per ottusità personale, non riesco a capire?» Se lo ipotizza lui...
INDIGENI DI NAPOLI
Per capire il «senso» della devozione dei napoletani per San Gennaro un lettore scrive a Sergio Romano, il quale gli risponde (Corriere della sera, domenica 28 ottobre) che, «passata la ventata positivista e storicista del Concilio» (?) «la curia [...] decise di applicare ai propri fedeli i criteri che i missionari avrebbero voluto per i catecumeni cinesi», cioè il rispetto «delle tradizioni degli "indigeni"». Romano è nato a Vicenza, è stato direttore generale degli affari culturali del Ministero degli esteri, ambasciatore a Mosca, docente in varie università, ma dà l'impressione di qualche consonanza con i leghisti.