Alla fine anche Carlo Guerrieri è arrivato. L'ennesimo poliziotto nostrano, questa volta interpretato da Claudio Amendola, ha debuttato lunedì alle 21.25 su Rai 1 con la fiction in dodici parti e sei prime serate Nero a metà, iniziata inaspettatamente con la sintesi della puntata, quella che normalmente si utilizza come riepilogo all'inizio della seconda. Un'anticipazione fuori dagli schemi, così come la comparsa di Mario Muzo, il poliziotto amico e collega dell'ispettore Guerrieri, con il volto conosciuto di Fortunato Cerlino al punto da chiedersi che ci fa qui il boss Pietro Savastano di Gomorra tanto l'attore napoletano è legato alle serie ispirata al best seller di Roberto Saviano. Per il resto, le sorprese sono ben poche. Questa volta il commissariato è quello romano di Rione Monti all'Esquilino, ma non è poi così diverso da quello di Napoli Pizzofalcone. Guerrieri come Lojacono ha una figlia e un passato doloroso con cui fare i conti. Situazione quest'ultima condivisa con Rocco Schiavone della fiction omonima. Tutti poliziotti ruvidi, ma con un cuore. E Guerrieri appare il più tradizionale. Accanto a lui il giovane di colore Malik Soprani (Miguel Gobbo Diaz), vice ispettore sotto copertura, italiano d'adozione, arrivato da profugo nel nostro Paese quando aveva cinque anni. In questo senso Nero a metà è anche una storia sul pregiudizio per il colore della pelle e per l'estrazione sociale diversa, ma anche sulla possibilità che l'integrazione si realizzi, passando pure per la prevedibile storia d'amore con la figlia del commissario, Alba (Rosa Diletta Rossi), medico legale. Carlo e Malik sono antitetici: il primo è il classico poliziotto venuto dalla strada, il secondo è un giovane fresco di accademia. Il destino vuole che lavorino insieme, ma più che sulle vicende poliziesche, questa seria prodotta da Rai Fiction - Cattleya, in collaborazione con Netflix, diretta da Marco Pontecorvo punta sulle vicende personali svelando a poco a poco la storia e il carattere dei protagonisti. Nella prima serata abbiamo appreso del tragico naufragio in cui Malik ha perso la madre. Nella prossima sapremo forse cosa si nasconde dietro la morte della moglie di Carlo. A conferma, appunto, che il privato (anche quello di letto) prevale sul giallo e quindi che i due ingredienti potevano essere miscelati meglio.