Con il fascino delle parole è possibile far conoscere la bellezza della Parola, per questo la Chiesa da sempre considera i maestri della predicazione come un patrimonio prezioso. Tra questi figura anche l'ottavo vescovo di Brescia, san Gaudenzio, che fu quasi “trascinato” sulla cattedra episcopale della città, dopo la morte di Filastrio, per insistenza dei fedeli e grazie all'intervento di sant'Ambrogio che nel 390 lo ordinò vescovo. Non c'è biografia, ma a noi sono giunti una ventina di sermoni di Gaudenzio, trascritti su richiesta di diverse voci, che sentivano in quelle parole tutta la profondità del Vangelo. Quando venne scelto come vescovo fu persino inviata una delegazione in Terra Santa, dove egli era pellegrino. Tornò con delle reliquie, che divennero il cuore della basilica da lui chiamata “Concilio dei santi”. Morì tra il 411 e il 412.
Altri santi. San Miniato di Firenze, martire (III sec.); beato Carlo Gnocchi, sacerdote (1902-1956).
Letture. Ef 3,14-21; Sal 33; Lc 12,49-53.
Ambrosiano. Ap 1,10; 2,18-29; Sal 16; Lc 10,1b-12.