Se Dio sta al principio di una relazione, di un legame, di un matrimonio, allontanarsi da lui significa far venire meno il fondamento di ciò che tiene uniti. Quando ci si avvicina a un’altra persona nel suo nome, allontanarsi da lui porta a non riconoscersi più l’uno nell’altro. Ecco perché le sante Rufina e Seconda, due giovani fidanzate romane del III secolo, non ebbero dubbi quando le logiche violente del mondo le misero davanti alla scelta tra rimanere accanto ai propri promessi mariti e rinunciare alla fede oppure salvare il proprio credo ma allontanarsi dal matrimonio. I due uomini, i due futuri sposi, infatti, avevano rinnegato la fede cristiana e cercavano di allontanare dal Vangelo anche le due donne, che secondo la tradizione erano sorelle. Ma non ci fu nulla da fare, perché Rufina e Seconda volevano un matrimonio abitato dalla fede e da Dio. Vennero così denunciate dagli stessi ex fidanzati attorno all’anno 260 e catturate sulla via Flaminia. Dopo numerosi interrogatori senza risultato, furono condotte sulla via Cornelia, al decimo miglio, dove vennero uccise.
Altri santi. San Pietro (Vincioli) da Perugia, monaco (X-XI sec.); san Canuto IV, re di Danimarca (1040-1086).
Letture. Romano. Os 10,1-3.7-8.12; Sal 104; Mt 10,1-7.
Ambrosiano. Gdc 1,1-8; Sal 17 (18); Lc 9,51-56.
Bizantino. 1Cor 10,5-12; Mt 16,6-12.
t.me/santoavvenire
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