Nella Missa Miserere mihi Domine l'intima religiosità di Manuel Cardoso
Non è dunque un caso che un artista come il direttore belga Philippe Herreweghe " originario di Gand, città al cuore delle antiche Fiandre " abbia dedicato gran parte delle proprie energie di interprete nell'addentrarsi tra le pieghe del repertorio sacro tra XVI e XVII secolo, soffermandosi sulle peculiarità musicali riconducibili a epoche e regioni differenti, dando vita a registrazioni di grande fascino incentrate sulle opere di compositori di assoluto rilievo come Desprez, Lasso o Palestrina. Tra queste si impone quella dedicata al portoghese Manuel Cardoso (ca.1566-1650), a lungo attivo a Lisbona presso la corte del musicofilo sovrano Giovanni IV; la lettura che Herreweghe, moderno maestro di cappella dei giorni nostri, e l'impeccabile Ensemble Vocal Européen ci offrono della sua Missa Miserere mihi Domine e del Magnificat secundi toni sono a dir poco illuminanti (cd pubblicato da Harmonia Mundi e distribuito da Ducale): dalle solide fondamenta della scrittura polifonica ai rapinosi riverberi spaziali delle linee melodiche, la composta solennità, i contrasti drammatici, la folgorante dinamica espressiva e l'intima religiosità della musica di Cardoso acquista toni paradigmatici e fa apparire estremamente semplice e immediato ciò che in realtà è frutto di una complessa e ferrea disciplina della mente e dello spirito.