Ogni istante ha valore. Per i bambini che nascono con diagnosi infausta è stata realizzata una terapia medica e infermieristica che si prende cura di loro. Si chiama comfort care, l'ha messa a punto una neonatologa italiana, Elvira Parravicini, che alla Columbia University di New York ha fondato il primo neonatal hospice, un reparto ospedaliero concepito per la cura di bambini che nascono affetti da sindromi non compatibili con la sopravvivenza. Nel tempo sono stati aperti servizi analoghi in altri ospedali, anche in Italia. La terapia offre conforto a questi bimbi, perché siano curati e amati in tutti gli istanti della loro breve esistenza. La medicina non è in grado di guarirli, ma si possono fare tante cose utili alla qualità della loro vita: i genitori o i fratelli li tengono in braccio perché si sentano amati e ricevano calore come nel ventre della madre, il dolore viene trattato, si garantisce il nutrimento e l'idratazione perché non soffrano la fame o la sete. Non è un allungamento artificiale della vita, non è accanimento terapeutico: è un modo umano, intenso e dolcissimo, con cui i genitori accompagnano il figlio per tutto il tempo che gli viene concesso. Qualche giorno, qualche ora, pochi minuti. Una vita breve, ma una vita amata.