Una vita in contemplazione della bellezza, prima quella "mondana", poi quella di Dio. La beata Maria Maddalena dell'Incarnazione, al secolo Caterina Sordini (nata a Porto Santo Stefano, Grosseto, nel 1770), era destinata a una vita agiata accanto a un ricco marittimo. Il suo promesso sposo le regalò dei gioielli che lei decise di indossare subito alla Messa domenicale. Rimandata a casa dal padre, davanti allo specchio non vide la propria immagine ma quella di Gesù sofferente. Una visione che le aprì gli occhi sulla vanità e l'inutilità di quelle ricchezze. Entrò nelle Terziarie Francescane di Ischia di Castro e a 32 anni divenne badessa. Nel 1807, anche con l'incoraggiamento di Pio VII, aprì a Roma la prima Casa delle Adoratrici perpetue del Santissimo Sacramento: nell'Eucaristia aveva trovato l'autentica bellezza. Morì nel 1824.
Altri santi. San Fedele di Merida, vescovo (VI sec.); san Francesco Antonio Fasani, religioso (1681-1742).
Letture. Dn 5,1-6.13-14.16-17.23-28; Dn 3; Lc 21,12-19.
Ambrosiano. Ez 12,1-7; Sal 102; Sof 1,1.14-18; Mt 15,10-20.