Madonna della Neve. Nell'arsura del mondo il ristoro di Dio
Oggi la liturgia ricorda la dedicazione della Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma, una festa che nella tradizione popolare è nota come Madonna della neve. La Basilica, infatti, venne edificata da papa Liberio nel IV secolo – e per questo è chiamata anche Liberiana – in seguito a un segno prodigioso: sul monte Esquilino nevicò e il Pontefice fece edificare una chiesa proprio tracciando il perimetro dell’area sulla quale era caduta la neve. La tradizione colloca il miracolo al 5 agosto dell’anno 352 e lo collega a una visione avuta sia da Liberio che da un patrizio romano, Giovanni, che poi finanziò la costruzione: Maria apparve loro chiedendo di costruire l’edificio nel punto in cui avrebbe nevicato. Nel segno della neve che cade in piena estate c’è una potente icona della forza del Vangelo: nell’arsura del mondo Dio compie l’impossibile e offre al cuore dell’uomo ristoro e pace.
Altri santi. Sant’Emidio, vescovo e martire (279-309); santa Margherita da Cesolo, vedova (1325-1395).
Letture. Nm 11,4-15; Sal 80; Mt 14,13-21.
Ambrosiano. 1Sam 1,9-20; Sal 115 (116); Lc 10,8-12.