Nel video l'ecumenismo del sangue chiede preghiera e aiuto materiale
Il video fa venire in mente, pur senza che essa torni questa volta nelle parole di papa Francesco, l'espressione «ecumenismo del sangue» che egli predilige quando tratta di questo dramma. Vi compaiono infatti tre persone in stato di arresto, per la precisione nel momento in cui si scattano le foto segnaletiche. Il loro aspetto fisico dice che vengono da tre diverse parti del mondo, mentre quando mostrano la scritta posta sul cartello che tengono in mano si apprende che appartengono a diverse confessioni cristiane: la protestante, la cattolica e l'ortodossa. Il che dice che sono in catene a motivo della loro fede, e non per altro. E dunque che sono unite, oltre che dal battesimo in Cristo, dalla persecuzione.
Formulando l'intenzione vera e propria il Papa chiede di pregare con lui perché i cristiani perseguitati sperimentino l'appoggio di tutta la Chiesa «nella preghiera e attraverso l'aiuto materiale». A quest'ultimo si riferiscono le immagini finali, che segnalano (prima che sia dichiarato nei titoli di coda) il sostegno dato al video dalla fondazione Aiuto alla Chiesa che soffre.