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Angela Merici. Nel mondo segno della radicalità del Vangelo

Matteo Liut sabato 27 gennaio 2024
Dentro al mondo, ma come segno di discontinuità e di profezia: ecco come i cristiani sono chiamati a vivere il loro tempo. Uno stile che innervò tutta l’opera di sant’Angela Merici, fondatrice della Compagnia delle Dimesse di Sant’Orsola, che offrivano di fatto alle donne un ruolo nuovo nel caleidoscopio dei carismi. Le Orsoline, infatti, vivevano da consacrate nel mondo: una “terza via” inedita nel XVI secolo. Angela era nata a Desenzano nel 1474 in una famiglia contadina e ascoltò i primi testi di spiritualità dal padre. All’età di 15 anni rimase orfana di entrambi i genitori, dopo aver perso improvvisamente anche la sorella. Per 5 anni visse da uno zio a Salò, divenne terziaria francescana e intraprese una vita di preghiera. Alla morte dello zio si spostò a Desenzano, dove per un periodo si dedicò ai lavori domestici oltre che nei campi. Nel 1516, su richiesta dei francescani, si spostò a Brescia per assistere una vedova. Secondo la tradizione qui ebbe alcune visioni che le ispirarono la fondazione della Compagnia, anche se, prima di arrivare a questo passo, ufficialmente avvenuto nel 1535, compì numerosi viaggi e pellegrinaggi. La sua intuizione era chiara: le “dimesse” sarebbero state nel mondo segno della radicalità del Vangelo. La fondatrice continuò a vivere un’esistenza essenziale fino alla morte avvenuta a Brescia nel 1540. È santa dal 1807. Altri santi. San Vitaliano, Papa dal 657 al 672; san Gilduino, diacono (XI sec.). Letture. Romano. 2Sam 12,1-7.10-17; Sal 50; Mc 4,35-41. Ambrosiano. Es 19,3-8; Sal 95 (96); 2Cor 1,18-20; Gv 12,31-36a. t.me/santoavvenire © riproduzione riservata