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Giovanni Eudes. Nei Sacri Cuori l’esperienza dell’amore che dona senso

Matteo Liut martedì 20 agosto 2024
È l’amore l’esperienza che accomuna ogni essere umano ed è l’abbraccio dell’amore di Dio l’unico a dare senso alla sete di essere umano che tutti portiamo nel cuore. Nel XVII secolo san Giovanni Eudes intuì che la devozione per i sacri cuori, di Maria e di Gesù, portava con sé proprio questo messaggio: la fede cristiana è un’esperienza che sgorga dal cuore, centro dell’intera esistenza e quindi è una dimensione totalizzante, che spinge alla testimonianza. Nato nel 1601 a Ri, in Normandia, nel 1625 venne ordinato sacerdote per la Congregazione dell’Oratorio di Gesù e Maria Immacolata di Francia. Nel suo ministero a Caen si dedicò ai malati di peste (ammalandosi anch’egli e guarendo) ma il suo autentico “carisma” si espresse nelle missioni parrocchiali. Nel 1643 fondò la Congregazione di Gesù e Maria per rispondere all’esigenza di offrire una valida formazione al clero e nel 1651 nacque la congregazione femminile: l’Ordine di Nostra Signora della Carità. Si dedicò anche a recuperare le ragazze dalla strada e fondò una Congregazione di religiose per dare loro assistenza, l’ordine di «Nostra Signora della Carità del Rifugio». Fu autore di diverse opere, la più conosciuta delle quali è «Il cuore ammirabile della Madre di Dio». Morì nel 1680 ed è stato proclamato santo nel 1925 da papa Pio XI. Altri santi. San Bartolomeo di Simeri, eremita (XII sec.); beato Giordano da Pisa, religioso (1260-1311). Letture. Romano. Ez 28,1-10; Dt 32,26-30.35-36; Mt 19,23-30. Ambrosiano. Ne 10,29-11,2; Sal 101 (102); Lc 13,18-21. Bizantino. 2Cor 12,20-13,2; Mc 4,24-34. t.me/santoavvenire © riproduzione riservata