Napoli, scuole anticlan commemorando Siani
Seguirà un dibattito fra il narratore e i ragazzi delle scuole convenute, che prenderà l'avvio dalle parole di Giancarlo: «Non sono un superoe ma solo un ragazzo normale» che, però, osservava il bambino Lorenzo Marone, non aveva paura di battersi ogni giorno dalle colonne del giornale contro i "cattivi". All'incontro con questo autore non poteva mancare una folta delegazione di studenti del liceo scientifico "Cuoco-Campanella" diretto dalla preside Adele Barile. E sì, perché questa è la scuola napoletana, dal sacrificio di Siani, più colpita dalla criminalità più o meno organizzata: basti pensare al bestiale accoltellamento lo scorso dicembre dell'allievo Arturo Puoti. Da allora questo istituto del centro storico di Napoli si batte per diffondere la passione alla legalità per la quale anche Giancarlo Siani visse e, purtroppo, morì.