Una sola cosa faceva desiderare a santa Monica «di rimanere quaggiù ancora per un poco»: vedere il figlio, Agostino, «cristiano cattolico prima di morire». Un desiderio che «Dio ha soddisfatto ampiamente», poiché «ti vedo addirittura disprezzare la felicità terrena per servire lui», come disse la stessa madre al santo di Ippona. Il colloquio, avvenuto nella quiete della casa di Ostia, è riportato nel libro nono delle Confessioni di sant'Agostino, che ripercorre brevemente la storia della vita della madre, descrivendone i tratti umani e spirituali. Santa Monica, che era nata a Tagaste nel 331 ed era rimasta vedova a 39 anni, quando Agostino aveva 16 anni, conosceva bene l'oscurità che il figlio aveva attraversato prima di arrivare alla fede e si può solo immaginare la sofferenza che lei, donna dotta che conosceva le Scritture, provava nell'assistere alla “deriva” mondana di Agostino. La conversione del vescovo di Ippona avvenne di certo anche grazie alla vicinanza spirituale e alle preghiere della madre. Nel 387, durante il viaggio da Milano all'Africa, Agostino ebbe un ultimo profondo dialogo con la madre, che morì pochi giorni dopo.
Altri santi. San Cesario di Arles, vescovo (470-543); beata Francesca Pinzokere, martire (1627). Letture. 1Cor 1,1-9; Sal 144; Mt 24,42-51. Ambrosiano. 1Mac 10, 1-2.15-21; Sal 30 (31); Mt 11,7b.11-15.