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Missionari digitali. In Polonia il più popolare è un domenicano che sembra «normale»

Guido Mocellin lunedì 9 settembre 2024

Un articolo firmato più di un mese fa da Caroline Zielinski su “Notes from Poland” (testata digitale indipendente, laica, che pubblica notizie e commenti in lingua inglese sulla Polonia) offre uno sguardo su quelli che definisce «gli influencer cattolici polacchi» e su come essi si collocano in una Chiesa che sta rapidamente perdendo i contatti con i più giovani.

Dei tre missionari digitali sui quali si sofferma il post, «un calciatore in pensione che riempie gli stadi parlando di Dio», «una donna di 25 anni dalla voce dolce e dalla lingua tagliente» e «un prete che commenta la Bibbia mente fa colazione su YouTube», ho cercato di approfondire la conoscenza di quest’ultimo. Si chiama Adam Szustak, ha 46 anni ed è un sacerdote e religioso domenicano, «predicatore itinerante». Il suo marchio su Internet ha un profilo italiano: si tratta dell’«aragosta (o astice) sulla palma» raffigurata in uno dei mosaici della basilica di Aquileia.

Adam Szustak - .

Con il nome polacco «Langusta na palmie» troviamo dunque, in ordine di follower, un canale YouTube, una pagina Facebook, un account Instagram. E naturalmente un sito, che appare orientato principalmente non alla pubblicazione di contenuti ma al sostegno finanziario dell’iniziativa, tramite donazioni o acquisti di prodotti (libri, agende, magliette…). Traggo da qui la sua spiegazione per la scelta di quel simbolo: egli vi vede il catecumeno che, dall’oscurità (un crostaceo in fondo al mare), può ergersi (persino su una palma), attraverso il battesimo, a ricevere la luce della fede. Il che ci dice già molto delle persone alle quali fra Szustak immagina di parlare e dei linguaggi scelti per farsi ascoltare.

Il numero degli iscritti su YouTube, 900mila, e i contenuti degli altri social ci dicono che è popolarissimo e che il mezzo digitale preferito è il video. È molto prolifico; gli utenti lo premiano con migliaia di visualizzazioni e centinaia di commenti per ciascuno dei filmati. I più recenti sono raggruppati secondo queste serie: «Alzarsi» (esce alla mattina, 5 minuti, riflette a ruota libera a partire da dati di attualità o personali), «Levitico» (commento continuato della Scrittura), «A dormire» (esce alla sera, 10 minuti, una sorta di compieta digitale con esame di coscienza e variazioni a seconda dei giorni della settimana).

Quando è in giro a predicare porta l’abito, ma in video Adam Szustak veste casual. I suoi toni sono colloquiali (brioso al mattino, pacato alla sera). Lo sostiene una mimica facciale estremamente espressiva; i capelli rasati e la corta barba bionda danno risalto allo sguardo. Il risultato è che appare sempre sullo stesso piano dei suoi interlocutori, senza che questo gli impedisca di fare affermazioni forti sul piano della fede cristiana, della spiritualità, dell’etica. I sociologi B. Thériault e K Pędziwiatr, citati da “Notes from Poland”, spiegano il suo indubbio «appeal» così: «Ha la capacità di sfumare i confini tra l’identità di chierico e quella di persona normale».