Missionari digitali. Le conclusioni del Sinodo negli artefatti dell’IA
Il Sinodo appena concluso ha avuto anche una sua dimensione digitale, rivolta alle generazioni più giovani e affidata ai “missionari digitali”. Ne ho parlato spesso, qui e anche nella rubrica “WikiChiesa” di cui questa rappresenta lo spin-off: ultimamente il 12, il 21 e il 26 ottobre. Non ci sarebbe perciò da stupirsi se, alle prese con la non semplice trasmissione ai propri giovani follower dei contenuti del “Documento finale” approvato a conclusione dell’assise sinodale di ottobre, qualche evangelizzatore online avesse chiesto aiuto all’intelligenza artificiale (IA) generativa.
I redattori di Cube Radio, forse, hanno immaginato uno scenario del genere e hanno giocato d’anticipo, interpretando nel modo migliore il ruolo di «laboratorio di produzione audio e sperimentazione digitale» che lo IUSVE, l’Istituto universitario salesiano di Venezia e Verona, affida alla “sua” emittente radiofonica. Come mi segnala il direttore della radio, Marco Sanavio, hanno preso ChatGPT, Gemini e Claude e altre piattaforme che utilizzano l’IA, li hanno adeguatamente addestrati indicando un target di giovani dai 18 ai 30 anni e hanno prodotto sperimentalmente diversi «artefatti» sulle conclusioni del Sinodo: scritti, mappe, immagini, strisce a fumetti, meme, persino una canzone.
In questo post sul sito di Cube Radio si possono vedere i risultati. Le sintesi testuali vanno dalla più descrittiva (ChatGPT) alla più schematica (Claude). A ciascuna di esse seguono tre strisce e una mappa concettuale. La canzone invece è una sola: si può ascoltarla seguendone il testo. Vale la pena prendere visione diretta di tutto e anche lasciarsi guidare, nelle valutazioni, dagli stessi autori. Secondo loro «non sempre» i risultati «sono focalizzati sui punti essenziali» del documento; in questo senso la sintesi «il più fedele possibile» è, dicono, quella «creata da ChatGPT, che ha evitato espressioni ammiccanti e semplificazioni eccessive».
Sul testo della canzone osservano «che non è mai troppo esplicito e non inserisce citazioni provenienti dal documento», ma ne «conserva comunque parte dei valori», pur con qualche censurabile giovanilismo. In una delle tre strisce, quella generata da DALL-E, si notano «diverse figure di preti, nessuna donna con abito religioso e prevalenza di laici», mentre «in generale la restituzione» a fumetti «racconta percorsi assembleari» e rispetta «abbastanza» la «parità di genere».
Si può essere d’accordo o meno: purché prima si sia letto con la dovuta attenzione il “Documento finale”. Quello che resta massimamente apprezzabile è la consapevolezza che il gruppo di Cube Radio manifesta nel portare avanti il suo esperimento. Sin dal titolo del post si dice che qui l’IA «tenta» di raccontare le conclusioni del Sinodo. Poi si parla di risultati «limitati e parziali» e si ribadisce: sono «da considerare come laboratorio sul quale confrontarsi e riflettere più che come strumento da utilizzare direttamente». Un bell’esempio di responsabilità, da segnalare tanto ai giornalisti quanto ai missionari digitali che avvertissero troppo le seduzioni della “mirifica” IA.