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Missionari digitali. Frei Gilson prega, predica e canta. E ha milioni di follower

Guido Mocellin lunedì 23 settembre 2024

Ogni volta che mi avventuro nell’infosfera ecclesiale dell’America Latina rimango impressionato per il diverso ordine di grandezza che la popolarità dei missionari digitali di quelle Chiese registra a confronto con l’Italia. Frei Gilson da Silva Pupo Azevedo, per tutti Frei Gilson, è nato a São Paulo, ha 37 anni ed è un religioso dei Carmelitani messaggeri dello Spirito Santo. È prete dal 2013 e parroco dal 2014 nella diocesi di Santo Amaro, suffraganea di São Paulo. Come diversi altri evangelizzatori online esercita il suo ministero anche con le canzoni: «Som do Monte» (il suono dalla montagna) è infatti il “marchio” che lo identifica; «preghiera, formazione e musica» le parole con le quali si riassume.

Sui social preferiti è attivo dal 2016. Oggi come oggi il suo canale YouTube è forte di 5,4 milioni di iscritti, con 5mila video pubblicati e un totale di 1 miliardo (sic!) e 400 milioni di visualizzazioni. I follower su Instagram sono quasi pari agli iscritti su YouTube, senza contare almeno altri tre account non ufficiali. Su Facebook invece lo seguono “solo” in 2,2 milioni; molti meno su TikTok e su X. Ha anche un programma TV sulla rete di Canção Nova, movimento brasiliano dell’area carismatica cattolica. Il suo istituto lo sostiene apertamente.

L’arcidiocesi di Rio de Janeiro lo ha invitato lo scorso 27 luglio a concludere con un suo concerto la celebrazione dell’11° anniversario della GMG brasiliana. Commentando lo spettacolo ha detto: «Quando la musica viene usata per dire la verità, e ancor di più, per dire e cantare la Parola di Dio, ha un grande potere. Si apre e parla dal cuore, entra e penetra nell’anima». Se non fosse per l’abito religioso che indossa dietro alla chitarra e per i testi delle canzoni, sarebbe difficile distinguere la sua esibizione (qui dal vivo “Eu Seguirei”, del 2018, cliccata 33 milioni di volte) da quella di un artista “profano”.

Su YouTube spiccano attualmente due categorie di contenuti. Per la Quaresima di San Michele (che dura dal 15 agosto al 29 settembre), così come per la Quaresima vera e propria, Frei Gilson propone un seguitissimo rosario “live” da un cappella, inframezzato da meditazioni e canti, dalle 4 di mattina fino a oltre le 8; l’ultima ora è occupata da una predica che si ritrova anche nella sezione “video”. L’iniziativa è nata durante la pandemia, scrive Acidigital. Qualche giorno fa Instagram ha bloccato le dirette fino al 16 ottobre, ma pare – ha scritto lo stesso Frei Gilson – che si tratti di un problema di sistema e non di una forma di censura. Comunque proseguono sul canale YouTube e sulla rete di Canção Nova.

Poi ci sono le quotidiane “Meditazioni della Parola”. Qui Frei Gilson commenta per circa 7 minuti un brano del Nuovo Testamento, rimanendo ancorato alla Scrittura. L’ambientazione è la stanza-studio del religioso: sulla scrivania la Bibbia e il Catechismo, dietro di lui una statua dell’arcangelo Michele e gli scaffali di una libreria. Tra le luci basse spicca il suo volto, ben illuminato, mentre l’inquadratura passa talvolta dal mezzo busto al primo piano. Capelli cortissimi (forse è incipiente la calvizie), parla chiaro, guarda dritto nell’obiettivo e, quando è il caso, contagia i follower con un sorriso.