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Missionari digitali. Nelle Filippine: tante iniziative e una devozione quotidiana

Guido Mocellin martedì 17 dicembre 2024

A un primo sguardo, condizionato peraltro dalle difficoltà della lingua, la realtà dei missionari digitali nelle Filippine appare fiorente e variegata. La categoria dei “social media influencer”, sia di sesso maschile sia di sesso femminile, è presente all’interno del “Cattolica Social Media Awards” (CSMA), una sorta di “Oscar” della comunicazione sociale cattolica digitale, che si assegna ogni anno proprio in questi giorni. Presso la Conferenza dei vescovi cattolici delle Filippine (CBCP) si è costituito da oltre dieci anni un gruppo, chiamato YouthPinoy, che si occupa di tutte le forme di evangelizzazione del e nel continente digitale e si offre come portale di rifermento per quella base di giovani che, nelle parrocchie e nelle altre aggregazioni, porta avanti una missione online. È questo gruppo che promuove i CSMA.

Da ultimo, ma non meno importante, si è tenuto a Manila lo scorso 29 novembre, organizzato dalla Conferenza episcopale, un raduno di “vlogger e influencer digitali filippini” al quale ha partecipato anche, con un video, mons. Lucio Adrián Ruiz, segretario del Dicastero per la comunicazione e direttamente responsabile dell’accompagnamento che la Santa Sede sta offrendo al movimento dei missionari digitali sulla scia della loro collaborazione al Sinodo 2021-2024.

Riporto dalle news della CBCP (riprese da varie altre fonti) un passaggio del suo intervento, particolarmente significativo: «Non è importante quanti follower avete, ma quanto riflettete l’amore di Cristo in ciò che fate e quanto vi impegnate con coloro che sono più lontani e bisognosi», ha detto Ruiz, indicando a questi comunicatori, con un’eco bergogliana, il modello del buon samaritano. Dunque, come ha scritto la CBCP, il concetto di lavoro missionario online deve andare oltre la popolarità che viene dai social media: si tratta piuttosto di utilizzare le piattaforme digitali per condividere, nel segno della gratuità, il messaggio di fede, promuovere la solidarietà e raggiungere coloro che sono emarginati o hanno bisogno di sostegno spirituale.

Ciò malgrado, sondando i social media per individuare qualche figura significativa di missionario digitale filippino non ho potuto fare a meno di soffermarmi sul soggetto più popolare. Si chiama Fiel Pareja, ha 34 anni ed è sacerdote dal 2020. È incardinato nell’arcidiocesi di San Fernando, provincia di Pampanga, ed è lui il vincitore del CSMA 2024. È attivo su tutti i social, ma quello sul quale lo ascoltano/guardano più persone è TikTok, dove ha 3,4 milioni di follower.

La sua comunicazione è delle più sobrie. Negli ultimi tre anni ha postato quasi esclusivamente una “Devozione quotidiana” di circa 5 minuti, incentrata sul Vangelo della liturgia del giorno dopo (letto, quest’ultimo, in inglese). I commenti, a centinaia, sono perlopiù in forma di preghiera. È molto visitata anche la pagina Facebook, dove i follower sono 1,9 milioni. Quando la apro il primo post, seguito dai vari link, dice: «Sei stanco della vita? Dai un’occhiata alle pagine social ufficiali di don Fiel!».