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Migranti, a Termoli le storie e i volti

Fabrizio Occhionero mercoledì 24 giugno 2020
I volti delle famiglie di migranti accolte a Termoli (Campobasso) sono stati protagonisti di una innovativa installazione allestita in occasione della Giornata mondiale del rifugiato: foto di donne e bambini, fuggiti da guerre e disperazione, chiamati per nome da chi li incontra e conosce le loro storie. Ad accompagnare le immagini scattate da Salvatore Inicorbaf le coperte termiche simbolo della campagna "Io accolgo", appese alle finestre e dispiegate al vento per ricordare i viaggi della speranza affrontati da migliaia di persone. Dell'installazione hanno fatto parte una delle croci di Francesco Tuccio, realizzate con un legno che si trova solo a Lampedusa, e la poppa di una barca che ha trasportato anche persone mai arrivate a destinazione. Obiettivo della giornata, che ha visto anche un dibattito in streaming tra le realtà del territorio impegnate con e per i migranti, è stato dare voce ai tanti cittadini che condividono il valore dell'accoglienza. «Siamo tutti sulla stessa barca», ha detto il Papa in piazza San Pietro il 27 marzo, indicando la fraternità tra uomini e donne come via di uscita dalla crisi provocata dalla pandemia. In questa giornata gli organizzatori, tra cui la Caritas e il progetto Siproimi Rifugio Sicuro, hanno ricordato la necessità di essere uniti «perché nessuno è al sicuro se non lo siamo tutti».