Michelangelo, un terremoto di cinque anni
Decine di altri esempi affollano il libro di Elisabetta Zocchi, giornalista esperta di prima infanzia, dal titolo «Non leggete libri per crescere i vostri bambini» (Rizzoli, pag. 224, euro 15). Il testo cerca di smontare l'ansia di perfezione che oggi circonda i neo-genitori, incoraggiandoli a fidarsi delle loro qualità educative "naturali", spontanee, "empatiche". L'autrice fa a pezzi molti luoghi comuni che infestano la prima infanzia. Ad esempio quello della «stimolazione»: giochini, sonagli, lucette, carillon e quant'altro sono una calamità per il bebè, una sorta di accanimento pedagogico inutile e anzi dannoso. Molto meglio " si legge nel libro " una famiglia normale e affettuosa, cornice ideale per lo sviluppo dell'emotività e, di conseguenza, delle facoltà intellettive.
Tutto bene? Molti sì e un (piccolo) no: perché se il libro è una lettura gradevole e incoraggiante, è però pur sempre un insieme di consigli. Insomma, un manuale"
(A.Ma.)