In una lettera inviata al nostro giornale (pubblicata a pagina 2 giovedì 29 luglio) un lettore, Vito Melia di Alcamo in provincia di Trapani, diceva di rimpiangere le vecchie previsioni meteorologiche in tv, in particolare il Che tempo che fa di Rai 1 con Edmondo Bernacca, Andrea Baroni e Guido Caroselli che fornivano «brevi lezioni di fisica dell'atmosfera» e al tempo stesso, «con disinvoltura e competenza», fornivano «informazioni sulle condizioni meteorologiche dell'Italia e dell'Europa avvalendosi di dettagliate carte sinottiche». Mentre oggi, stando sempre al nostro lettore, «imperversano sugli schermi persone fisicamente avvenenti, figlie della società dell'immagine, ma carenti di conoscenze dei fondamenti scientifici della meteorologia». In effetti, Vito Melia ha ragione, il modo di proporre le previsioni del tempo in tv è molto cambiato proprio per l'interesse che suscitano e che ne fanno nel loro piccolo uno tra i programmi più visti. Sono nati addirittura canali televisivi appositi come SkyMeteo24 con aggiornamenti continui. In certi casi è anche utile interessarsi ai fenomeni atmosferici per evitare pericoli. Non a caso vengono diramati gli «allerta meteo». Ma è anche vero che in televisione si è teso sempre più a trasformare le previsioni del tempo in uno spettacolo, un mini show, ricorrendo quindi a figure d'impatto televisivo non necessariamente competenti in materia. Non sempre, però. In alcuni casi le previsioni sono ancora affidate a militari del Servizio meteorologico dell'Aeronautica. Il meteo, comunque, riscontra sempre più seguito anche al di fuori della televisione, soprattutto in rete dove sono numerosi i siti di previsioni e dove trovano spazio anche i video amatoriali di calamità naturali che una volta postati sui social raccolgono generalmente tantissime visualizzazioni, anche perché, pure questo va detto, sono spesso documenti di prima mano.