MERCANTI DI AMICI
Quante volte anche i nostri lettori hanno sentito citare la frase: «Non si vede bene che col cuore; l'essenziale è invisibile agli occhi». Tanti infatti hanno letto e continuano a leggere quella favola per bambini, ma destinata innanzitutto agli adulti, che è Il piccolo principe, pubblicata dallo scrittore-aviatore francese Antoine de Saint-Exupéry nel 1943 negli Stati Uniti, accompagnato da una felice e delicata sequenza di suoi disegni. Noi oggi proponiamo un altro passo suggestivo e malinconico che ben s'adatta alla nostra società così tecnologica, affidata al consumo di prodotti e tanto povera di creatività e originalità. È scontato, eppure bisogna ripeterlo: ci sono realtà che non si possono comperare, qualsiasi offerta in denaro si faccia.
Come in tutte le fiabe, è un animale a tenerci la lezione, in questo caso è una piccola volpe, braccata dai cacciatori. È la sua voce a ricordarci che non ci sono né mercanti né negozi in cui si possono acquistare amici, ma è necessario "addomesticarci", come si fa appunto con gli animali, ossia scoprire una vita comune, fondata su una ricerca di consonanze negli affetti, nei pensieri e persino nei tic, ma anche nel rispetto delle diversità. Lo spiega bene con un esempio la stessa volpe, evocando la bellezza dell'attesa che è ignota a chi ragiona solo in termini di possesso (ma l'amicizia non è una cosa da acquistare, come non lo è l'amore). Ecco le parole della volpe al piccolo principe: «Se tu vieni, ad esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dell'ora aumenterà la mia felicità. Quando saranno le quattro, comincerò ad agitarmi e a inquietarmi: scoprirò il prezzo della felicità!».