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Domenico di Guzman. “Mendicante di Dio” lungo una strada di essenzialità e povertà

Matteo Liut martedì 8 agosto 2023
La strada che porta a Dio, a quell’Amore infinito di cui tutti siamo bisognosi, passa dall’essenzialità, dalla semplicità, ma anche dallo studio e dal rigore, oltre che dalla povertà, intesa come libertà totale dal possesso dei beni materiali. Questo vuol dire in fondo essere davvero “mendicanti di Dio” come lo fu san Domenico di Guzman, fondatore dei Domenicani che è ricordato oggi nel Martirologio Romano ma celebrato dalla sua famiglia religiosa nel giorno della nascita, il 6 agosto. Nato nel 1170 a Caleruega in Spagna, Domenico decise di adottare fin da giovane uno stile fatto di povertà e austerità. Era convinto, infatti, della urgente necessità per la Chiesa di recuperare la purezza evangelica originaria davanti all’avanzare delle eresie di quel tempo, come quella degli Albigesi. Un orizzonte che pose tra le basi dell’Ordine dei Frati Predicatori, fondato a Tolosa nel 1215. La sua Regola si rifaceva a quella agostiniana e ruotava attorno alla predicazione itinerante (fu il primo ordine clericale mendicante), osservanze di tipo monastico e lo studio approfondito. Nasceva così uno degli ordini religiosi più importanti della storia della Chiesa. Papa Onorio III il 22 dicembre 1216 approvò definitivamente i Frati Predicatori, invitandoli a seguire con coraggio la via dello studio, della contemplazione e della predicazione di Gesù Verità. Domenico morì nel convento di Bologna nel 1221 in una cella non sua, perché, pur essendo il fondatore, non aveva nemmeno una stanza propria. È stato canonizzato da Gregorio IX nel 1234. Altri santi. Sant’Eusebio di Milano, vescovo (V sec.); santa Maria Elena MacKillop, religiosa (1842-1909). Letture. Romano. Nm 12,1-13; Sal 50; Mt 15,1-2.10-14. Ambrosiano. 1Re 6,1-3.14-23.30-38;7,15a.21; Sal 25 (26); Lc 11,29-30. Bizantino. 1Pt 1,1-2,10 Mt. 17,24-18,4. t.me/santoavvenire