Cinque programmi più o meno in contemporanea. Roba da guinness dei primati. Barbara D'Urso vive per la tv, ma ora ci vive pure in tv. Fuori dagli studi di Cologno Monzese e di Cinecittà le resta poco più che il tempo degli spostamenti tra Milano e Roma e viceversa. Come il protagonista di The Truman Show, rischia di confondere la realtà con la rappresentazione. Al Pomeriggio cinque, Domenica live e Grande fratello 16 si aggiungerà da febbraio un nuovo show in prima serata, il mercoledì, come sorta di prolungamento di Domenica live. Intanto, per completare la “dursizzazione” di Mediaset hanno debuttato domenica alle 21.20 su Canale 5 i nuovi episodi della Dottoressa Giò. Carmelita, come le piace farsi chiamare facendo riferimento al vero nome di Maria Carmela, ha così rimesso il camice della ginecologa Giorgia Basile attaccato al chiodo vent'anni fa. Nel frattempo, dopo aver perso il figlio, si è separata dal marito, non è riuscita a diventare primario anche perché, a causa di un suicidio nel suo reparto, ha dovuto sospendere la professione. Ma ora è tornata al lavoro nell'ospedale che è al centro di una storia a metà tra il genere medico e quello d'indagine. Una ripartenza non senza un espediente, un colpo di scena iniziale drammatico: Giò sta andando incontro a un'amica quando un'auto la travolge, scaraventandola per aria e facendola poi sbattere contro un'altra vettura. E non pare affatto un incidente. A quel punto, con un flashback, si torna indietro quattro mesi, giusto il tempo per vedere la ginecologa vincere la causa in tribunale, riprendersi il posto in corsia e vivere nel giro di poche ore una serie incredibile di avventure e disavventure tutte tese a mettere in mostra la violenza degli uomini sulle donne, trasferendo così nella fiction le battaglie che la D'Urso conduce nella realtà. Ma non solo: in questa commistione tra persona e personaggio, per assurdo appare più naturale nella recitazione che non nella conduzione dei programmi dove di contro sembra recitare. In quanto alla fiction in sé, a parte il bello delle nascite, si salva poco. Persino un attore come Christopher Lambert sembra mummificato. Alla fine la cosa che ti resta più impressa all'interno della storia è una marca di caffè.