Giovanni Battista è l'icona del coraggio dei cristiani, che non temono la prepotenza del mondo, forti dell'annuncio del Regno di Dio portato prima dai profeti e poi da Cristo. Eppure anche i battezzati non possono non riconoscersi in Erode Antipa, che ascoltava Giovanni ma restava sempre perplesso. A vincere le resistenze è il martirio del cugino di Gesù, ultimo dei profeti e primo degli apostoli. La storia è nota: il re si sentì minacciato dal Battista, che lo accusò di aver compiuto un atto illecito sposando Erodiade, moglie di suo fratello. Erode lo imprigionò a Macheronte ma in qualche modo continuava a sentirne il fascino. A eliminare il "pericolo" ci pensò la stessa Erodiade che, alla festa di compleanno del sovrano, spinse la figlia, che aveva ammaliato Erode con la sua danza, a chiedere la testa di Giovanni, ottenendola. «Dammi qui, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista», fu la richiesta. «Il re si rattristò – annota il Vangelo di Matteo –, ma a motivo del giuramento e dei commensali lo mandò a decapitare».
Altri santi. Santa Sabina, martire (II sec.); beata Teresa Bracco, vergine e martire (1924-1944).
Letture. Romano. Dt 4,1-2.6-8; Sal 14; Gc 1,17-18.21-22.27; Mc 7,1-8.14-15.21-23.
Ambrosiano. 2Mac 7,1-2.20-41; Sal 16 (17); 2Cor 4,7-14; Mt 10,28-42.
Bizantino. At 13,25-33a; Mc 6,14-30.