Era un difensore dei deboli, san Cipriano, questo vescovo di Cartagine - ricordato oggi dalla liturgia assieme al Papa san Cornelio - nutriva, infatti, un profondo sguardo di misericordia nei confronti di coloro che durante le persecuzioni del III secolo avevano ceduto, rinnegando la fede cristiana per salvarsi dalla morte. Passata la violenza molti chiedevano di rientrare nella comunità e il dibattito sull'opportunità o meno di accoglierli divideva i pastori. Cipriano e Cornelio condividevano una sensibilità fatta di rigore e misericordia. Cipriano fu misericordioso con gli altri ma rigoroso con se stesso: non si sottrasse, infatti, al martirio. Viveva in esilio quando seppe di essere stato condannato a morte nel 258 e si presentò spontaneamente alle autorità.Altri santi. San Prisco di Nocera, vescovo (III sec.); santa Ludmilla, martire (860-921). Letture. 1 Cor 12,12-14.27-31; Sal 99; Lc 7,11-17. Ambrosiano. Gc 1,1-8; Sal 24; Lc 18,1-8.