Non è facile trovare un attore o un'attrice capaci di raggiungere i massimi livelli in tutte le forme di spettacolo. Mariangela Melato ci è riuscita. Ha dato il meglio di sé in teatro, al cinema e in televisione. Sul palcoscenico, a giudizio personale, ha forse toccato i vertici più alti. Si è destreggiata con padronanza della situazione anche nelle interviste e nei talk show. Una vera artista, insomma. Ma anche una grande donna. La sua vita, la carriera, il talento e la passione per il lavoro sono stati ripercorsi con il programma in tre puntate Mariangela!, firmato da Fabrizio Corallo, in onda il mercoledì alle 21.10 su Rai Storia. Un viaggio tra cinema, teatro, televisione e vita quotidiana di una donna che ha segnato profondamente la scena artistica italiana, in compagnia delle persone a lei più vicine, a partire dalla sorella Anna e dal compagno di una vita, Renzo Arbore, che ha tra l'altro confessato, nella seconda puntata, di essere stato lui il reticente al matrimonio. Mariangela da parte sua era pronta al grande passo. Ma al di là delle vicende private, a tenere banco è stata soprattutto la sua splendida carriera di attrice con l'intervento di altri testimoni, amici e colleghi guidati dalla brava Lella Costa. Ogni puntata ha ricordato i momenti più significativi della vita professionale della Melato. Tra questi l'incontro decisivo con Luchino Visconti con cui recitò alla fine degli anni Sessanta. Oppure, sul versante teatrale, la collaborazione con Luca Ronconi. E poi ancora il cinema con Lina Wertmüller che la valorizzò come protagonista di tre celebri commedie grottesche girate con Giancarlo Giannini e diventate presto di culto in Italia e all'estero, in particolare negli Stati Uniti. Mariangela Melato ha chiuso la sua carriera sulle tavole di un palcoscenico, il luogo, come detto, a lei più congeniale, con un monologo particolarmente significativo: Il dolore di Marguerite Duras diretto da Massimo Luconi. La grande attrice è morta l'11 gennaio 2013 in una clinica romana all'età di 71 anni. Il funerale è stato celebrato a Roma nella basilica di Santa Maria in Montesanto, detta anche Chiesa degli artisti. La Rai le ha reso giustamente omaggio. Anche se, con un po' più di coraggio, poteva farlo mandando in onda le tre puntate di Mariangela! su una delle tre reti principali.