L'unica vera industria “buona” è quella che “produce carità”, è in grado, cioè, di prendersi cura di chi non ce la fa e di chi è nel bisogno. Ne era ben consapevole santa Maria Crocifissa di Rosa, al secolo Paola Francesca, che seppe coniugare il lavoro da direttrice della fabbrica di filati del padre con l'impegno a favore dei poveri, dei malati, delle ragazze da istruire. Nata nel 1813 a Brescia, era figlia di un imprenditore bresciano e di una nobile bergamasca, che morì quando lei aveva 11 anni. Mandata al collegio della Visitazione per gli studi, emise il voto di castità, ma poi il padre la mandò a dirigere la sua fabbrica, in vista poi di un buon matrimonio. Lei però preferiva “produrre carità” assieme a un gruppo di compagne, il primo nucleo delle Ancelle della Carità; la fondatrice emise i voti nel 1852. Morì nel 1855.
Altri santi. Santa Virginia Centurione Bracelli, vedova (1587-1651); beato Carlo Steeb, sacerdote (1773-1856).
Letture. Sof 3,1-2.9-13; Sal 33; Mt 21,28-32.
Ambrosiano. Ger 30,1-9; Sal 88 (89); Zc 12,1-7a; Mt 22,15-22.