Chi è questo Gesù Cristo che ci parla di vita eterna, guarisce le nostre ferite, ci chiede di amare il nostro prossimo e infine vince la morte risorgendo? Era per rispondere a questa domanda che fu scritto il Vangelo di Marco, rivolto probabilmente a fedeli provenienti dal paganesimo. Gesù era il Messia, il Figlio di Dio, e per questo ciò che lui compie e annuncia ha un valore universale, in grado di cambiare la storia. Secondo molti studiosi quello di san Marco fu il primo Vangelo a essere scritto, forse attorno all'anno 65 o al 70 a Roma, anche se l'identità dell'autore non è così certa. Secondo la tradizione si trattava del nipote di Barnaba, Marco appunto, che fu uno stretto collaboratore sia di san Pietro che di san Paolo. Di origine ebrea, nato forse in Palestina o a Cipro, dopo la morte di Pietro non si hanno più sue notizie. La Chiesa orientale lo identifica con il fondatore della Chiesa di Alessandria d'Egitto, dove sarebbe morto, forse martire. Le sue reliquie, poi, sarebbero giunte a Venezia nell'anno 828.
Altri santi. Sant'Aniano, vescovo (I sec.); san Giovanni Piamarta, sacerdote (1841-1913).
Letture. Romano. At 4,8-12; Sal 117; 1Gv 3,1-2; Gv 10,11-18.
Ambrosiano. At 20,7-12; Sal 29 (30); 1Tm 4,12-16; Gv 10,27-30.
Bizantino. 1 Pt 5,6-14; Gv 5,1-15.