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Marcie e le mamme «dalle buone letture»

Antonella Mariani giovedì 27 maggio 2021

Nell'autunno del 2012 era solo un circolo di lettura tra 22 amiche, nato in un salotto del Minnesota con l'idea di combattere, a colpi di narrativa d'autore, l'isolamento e la fatica di giovani mamme stremate da biberon e cambio pannolini. Tra un Hugo e una Blixen, un Greene e una Bronte, il numero delle lettrici è passato da 22 a 990 in due anni. E poi sempre di più. Oggi tra Stati Uniti e Canada i gruppi Well-Read Mom – letteralmente “mamma dalle buone letture” – sono diventati 547, per un totale di circa 10mila lettrici, con un primo approdo nel Vecchio Continente, in Austria.

Marcie Stokman è una signora affabile e posata, ha un diploma di infermiera specializzata che ha messo a frutto soprattutto accanto ai sette figli e 13 nipoti. Ma soprattutto un amore sconfinato per la letteratura. Un bel giorno Marcie raccoglie lo sconforto della figlia Bethany, da poco diventata mamma: «Basta parlare con le amiche solo di poppate e smagliature, voglio un po' di tempo di qualità tutto per me». E così nasce il primo gruppo di lettura, con l'idea di «crescere nell'amicizia, di divertirsi e, insieme, di essere spronate intellettualmente», racconta Marcie.

Un buon libro, insomma, poteva aiutare a evadere da una routine soffocante, ad accrescere il senso della bellezza e il desiderio di vivere più intensamente ogni aspetto della vita. La sorpresa – per tutti, anche per lei – è che si è formato un movimento, con una sua forza culturale che trasforma chi ne fa parte, “allenando” la mente e il cuore. All'inizio è stato il passaparola, poi qualche conferenza pubblica, fino alla diffusione dell'esperienza in tutti gli Stati Uniti e la costituzione in organizzazione no-profit. «La lettura personale, e in particolare la lettura dei grandi classici, è un lusso che si sacrifica spesso in nome di quelle che sembrano (e sono) priorità: i figli, il lavoro», continua Marcie.

QUI LA MAPPA DEI GRUPPI ATTIVI

L'obiettivo non è certo quello di diventare critiche letterarie, «piuttosto leggiamo per crescere, per ampliare le opinioni che abbiamo sugli altri, che spesso sono molto limitate e per risvegliare in noi il desiderio di grandezza d'animo». Marcie sceglie con molto impegno i titoli da proporre alle associate, e invia a tutti i gruppi un breve audio per impostare la discussione sul libro che ciascuna ha già letto nel mese precedente. Alla fine dell'incontro, un altro audio presenta il libro scelto per l'appuntamento successivo. «Per tante mamme circondate da bambini 24 ore su 24, anche solo l'idea di andare a casa di qualcuno, sedersi su una poltrona e imbarcarsi in una suggestiva conversazione con altre donne interessanti suona piuttosto allettante», continua Marcie.

«Specialmente se quelle conversazioni vengono suscitate da meravigliose storie che condividono tra loro». La molla principale, ovviamente, è l'amicizia: «Quando le donne si mettono insieme si sprigiona una forza straordinaria». La “ricompensa” per l'impegno che ciascuna delle Well-Read Mom mette nel leggere il libro scelto e poi discuterne insieme è grande: «Una maggior capacità di attenzione, maggiore empatia e uno sguardo pronto a riconoscere una dimensione più profonda nella vita». L'esperienza di Marcie Stockman arriva ora anche in Italia, grazie alla casa editrice Ares che ha tradotto il suo libro. “Il bello di leggere, soprattutto insieme” (pagg. 192, euro 14)). Suggestivo l'elenco dei libri che i gruppi di Well-Read Mom hanno letto negli scorsi anni: il primo in assoluto, nel 2012, fu “La voglia – The Birthmark” di Hawthorne, l'ultimo del 2021 è stato “Delitto e Castigo” di Dostoevskij. Su www.wellreadmom.com l'elenco completo.