Coincidenze. Lunedì ("Repubblica", p. 20: "In una lettera al Papa il testamento di Ted") Angelo Aquaro racconta che di recente Ted Kennedy ha inviato a Benedetto XVI un "testamento in miniatura" ove si raccomanda alle preghiere del Papa, ricorda le sue "umane debolezze" e scrive di aver dato tutta la vita per i "diritti dei poveri ed il diritto di coscienza dei cattolici nel campo della sanità". Sommario di "Repubblica": "Un mese fa Kennedy aveva scritto della sua battaglia per libertà d'aborto e Sanità". La lettera - notato anche nel pezzo - non nomina l'aborto, ma a "Repubblica" che pensa per tutti la parola fa comodo. Pare infatti che da noi ci sia guerra totale tra laici e cattolici sulla bioetica, con porta d'ingresso ovvia: l'aborto. Nessuna meraviglia. Si sa che a qualcuno la 194 andava già stretta nel 1981 - Pannella & Co. la volevano abolire del tutto - ed ora si lotta per Ru486 che la bypassa tranquillamente, per eutanasia e altro" Perciò anche la nuova lettera di Kennedy, dall'America, deve servire ai vecchi sofismi in Italia"E la coincidenza? Mentre leggevo "Repubblica", a Radio Radicale Ignazio Marino presentava i suoi nodi per la segreteria del Pd: contro sprechi, partitocrazia e immoralità pubblica, per pulizia e merito. Tutti sanno, però, che ciò che lì lo individua come candidato è la sua "laicità": si professa cattolico a tutto tondo, dice libertà di coscienza per tutti, ma se spiega anche solo un po' risulta che la sua "laicità" dice che per legge, sempre e comunque, deve valere il contrario di ciò che insegna la Chiesa cattolica. Applausi sentitissimi? Auguri!