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Felice da Nola. Mantenne salda la fede nella persecuzione

Matteo Liut sabato 14 gennaio 2017
Da sempre i cristiani sono chiamati a essere testimoni controcorrente perché il Vangelo richiede loro di non cedere alle logiche del mondo, al fascino del potere, alle finte promesse della ricchezza. La storia di san Felice da Nola è una preziosa sintesi di questo impegno, perché seppe mantenere salda la fede nella persecuzione e poi scelse di rinunciare ai beni terreni. Nato in Campania da una famiglia di origini orientali nel III secolo, Felice fu collaboratore del vescovo Massimo, che dovette rifugiarsi in un luogo isolato per fuggire dalla persecuzione. Felice fu catturato e sottoposto a pesanti torture, dalle quali però venne salvato miracolosamente. Dopo la pace costantiniana nel 313 poté tornare a Nola, dove la comunità locale lo avrebbe voluto come vescovo, ma lui rifiutò l'offerta vivendo il resto dei suoi giorni nella povertà.
Altri santi. Beato Oddone di Novara, monaco (1100-1198); beato Odorico da Pordenone, sacerdote (1265-1331).
Letture. Eb 4,12-16; Sal 18; Mc 2,13-17.
Ambrosiano. Es 3,7-12; Sal 91; Gal 1,13-18; Lc 16,16-17 / Lc 24,1-8.