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Mansueto di Milano. Difensore della vera fede e della dignità dell'uomo

Matteo Liut martedì 19 febbraio 2019
Il ricordo della figura del 40° vescovo di Milano è legato a una delle maggiori dispute teologiche del suo tempo: l'acceso confronto tra i sostenitori del "duotelismo" e quelli del "monotelismo". La questione era di fatto una riproposizione della sempre viva opposizione tra chi sosteneva che Cristo fosse "semplicemente" Dio (un'unica natura con un'unica volontà) e chi affermava (in linea con quanto già stabilito dalla Chiesa) che egli fosse vero Dio e vero uomo (quindi con due nature e due volontà). Mansueto, appartenente a una famiglia romana, fu alla guida della Chiesa ambrosiana dal 672 al 681 e nel 680 partecipò al Concilio di Roma che dichiarò ortodossa la sola dottrina del "duotelismo". Il vescovo di Milano difese la posizione ortodossa delle "due volontà": sapeva che in ballo c'era la corretta visione sulla dignità della natura umana.
Altri santi. San Barbato di Benevento, vescovo (610-682); beato Giuseppe Zaplata, religioso e martire (1904-1945).
Letture. Gen 6,5-8; 7,1-5.10; Sal 28; Mc 8,14-21.
Ambrosiano. Sir 27,1-3; Sal 33; Mc 9,14-29.