Il suo nome è sinonimo di coraggio, il coraggio di aver sfidato i talebani e aver gridato al mondo intero, a soli 15 anni, il diritto delle bambine all'istruzione. Gravemente ferita alla testa nel 2012, sopravvissuta alle pallottole di chi voleva spegnere la sua voce per sempre, l'indomita Malala, Premio Nobel per la Pace 2014, è ora la protagonista del toccante documentario realizzato con passione da Davis Guggenheim che ci racconta la sua vita e il suo straordinario rapporto con il padre Ziauddin, anche lui in prima linea contro l'integralismo religioso, nemico numero uno dell'Islam. Il film alterna sapientemente interviste, confessioni, racconti, immagini di repertorio, mentre il passato dei protagonisti viene restituito attraverso la poetica ed evocativa animazione di Jason Carpenter. (A. De Lu.)