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Madonna di Czestochowa. Negli occhi lo sguardo che apre all'amore

Matteo Liut mercoledì 26 agosto 2020
Lo sguardo amorevole di Dio cerca l’umanità fin dentro le sue ferite più profonde e guarisce, dona speranza, apre alla vita vera. Ma per essere “visti” da Dio è necessario aprire il proprio cuore, volgere a nostra volta il nostro sguardo verso di lui: è allora che si realizza quell’abbraccio d’amore infinito che all’origine della vita stessa. La ricorrenza della Madonna di Czestochowa oggi ci offre l’occasione proprio per meditare sulla bellezza che nasce quando lo sguardo di Dio e quello dell’uomo s’incrociano. La devozione, forse la più cara alla fede popolare polacca, ha al centro il quadro della Madonna nera custodita a Jasna Gòra, il “monte luminoso”. Secondo la tradizione autore del quadro fu san Luca, che ne realizzò due (il secondo è custodito a Bologna). Ma ciò che colpisce il pellegrino è lo sguardo della Madonna in questo dipinto: incrocia sempre quello di chi la osserva. E ci ricorda che quando ci mettiamo a ricercare Dio scopriamo sempre che lui per primo ci cerca, ci guarda, ci ama. E in fondo lasciarsi amare da Dio è la via che porta a una vita realizzata, alla felicità e alla santità. Altri santi. Sant’Alessandro di Bergamo, martire (IV sec.); beata Maria di Gesù Crocifisso (Mariam Baouardy), carmelitana (1846–1878). Letture. 2Ts 3,6–10.16–18; Sal 127; Mt 23,27–32. Ambrosiano. 1Mac 9,23–31; Sal 25 (26); Lc 7,24b–27.