Ma stavolta il coro dei giornali (non) contribuisce al panico
Proprio questo pare il problema, far accettare la dose minima ma inevitabile di rischio. Il “Giornale” – titolo: «Il Covid fa 500 morti. Il vaccino nessuno» – ha il merito di offrire una illuminante prospettiva storica. Matteo Sacchi racconta tre secoli di immunizzazioni, dal vaiolo in poi, con rivolte, bombe ed epidemie quasi debellate che tornano pimpanti a mietere vittime: «Vaccini, una storia di paure infondate. Dal vaiolo alla polio, i sieri hanno sempre scatenato rifiuti e paure. E qualche truffa». Martedì era scesa in campo l'Aifa, distribuendo il proprio verbo: il presidente Giorgio Palù intervistato dal “Corriere”, il direttore Nicola Magrini dalla “Repubblica”. Il “Messaggero“ è sicuro: «Decessi non legati al vaccino». Conclusione: i quotidiani sono innocenti, ma ha ragione il “Manifesto”: «Non ci sono nuove evidenze scientifiche sulla minore sicurezza, ma recuperare la fiducia dei cittadini non sarà facile». Proprio per niente.